IL CORAGGIO DI SOGNARE
Questo Blog vuole essere un diario di viaggio ed avventure, un qualcosa che raccolga le esperienze mie e di chi ha il coraggio di andare incontro ai propri sogni accettando di sacrificare una parte della propria vita accettando l'ignoto a cui spesso certe prove ci mettono di fronte.
Non poteva mancare in questa sezione Angelo Lobina alpinista Sardo che ha all'attivo diversi primati tra cui:
- Primo Sardo ad aver fatto tutte le seven Summit (le montagne più alte di ciascun continente della terra)
- Primo Sardo ad aver scalato L'Everest
- Primo Sardo ad aver tentato il Manaslu (l'ottava montagna più alta del pianeta) senza l'utilizzo dell'ossigeno supplementare
Ho conosciuto Angelo durante la preparazione della mia spedizione sull'Aconcagua.
Lo contattai in quanto ero al corrente della sua ascesa sulla stessa montagna qualche anno prima.
Tramite una conoscenza in comune, riuscii ad avere il suo numero di cellulare, lo contattai con la speranza di riuscire ad avere qualche informazione importante, in quanto essendo la mia prima scalata sù di una montagna di tali proporzioni, avevo la necessità di raccogliere più informazioni possibili circa l'organizzazione tecnica e l'approccio mentale per questa spedizione.
Non solo Angelo mi rispose ma mi propose addirittura di incontrarci.
Ci diamo appuntamento nella sua città, esattamente a Nuoro.
Mi aspettavo di trovare una personaggio un pò geloso della propria esperienza e invece mi trovai di fronte una persona di un umiltà e disponibilità uniche.
Siamo stati circa un paio d'ore a chiacchierare dove lui ci diede delle importantissime informazioni che poi si rivelarono vincenti durante la nostra spedizione, ma parlammo anche delle altre sue esperienze che ci diedero una grandissima motivazione.
Mi è piaciuto cosi tanto ascoltare i racconti delle avventure di Angelo, che pensai e decisi che la sua storia fatta di grande amore e determinazione poteva essere utile a tanti che come me amano questi sport, ma soprattutto ho pensato che le dinamiche vissute in ambienti cosi estremi, siano utili ed esempio per affrontare la vita di tutti i giorni,, allora decisi di proporgli un incontro pubblico dove lui avrebbe condiviso le sue bellissime esperienze in un racconto diretto dalla sua voce narrante e da una proiezione video delle sue avventure.
Arriva inaspettatamente il Covid, e con lui la pandemia che tra le tante cose ci costrinse a rinviare il tutto a data da destinarsi.
A breve riprenderemo in mano la situazione, per il momento ci godiamo una piccola anteprima in una breve intervista di questo Sardo che personalmente ammiro tantissimo.
1) Ciao Angelo, Presentati in 2 parole
Mi chiamo Angelo Lobina vivo e sono nato a Nuoro. Ho una vita normale tra famiglia e lavoro, nel tempo libero coltivo la mia più grande passione: l’arrampicata e l’alpinismo.
2) Da cosa nasce questa tua idea poi realizzata di scalare tutte le Seven Summits?
Nasce dal fatto di essere un gran sognatore e leggendo le avventure di Messner, Bonatti, Maestri etc ad un certo punto ho avuto voglia di cimentarmi nell’organizzazione di una spedizione extraeuropea.
3) Da quale montagna hai iniziato questo tuo progetto?
Come battesimo del fuoco ho pensato all’Aconcagua 6962 mt. La montagna più alta del continente sudamericano. Ho pensato a questa perché tecnicamente abbordabile ma con una quota ragguardevole, utile per comprendere le dinamiche dell’alta quota.
4) Sò che ogni tua scalata rappresenta qualcosa di importante, ma hai qualche montagna o situazione legata ad essa che ricordi con maggior entusiasmo?
È una domanda difficile perché ogni scalata ti fa vivere delle emozioni legate al momento che vivi nella tua vita e non solo alla difficoltà della salita. Ognuna di esse ha scavato dentro di me e portato alla luce qualcosa…Cmq pensandoci bene risponderei l’Antartide, il continente più estremo della terra.
5) Qual'è stata la tua ascesa più difficile?
Credo l’Everest… Mi ha fatto conoscere un livello di fatica e di prostrazione mai provato e neanche mai immaginato prima.
6) Come ti prepari fisicamente per affrontare le tue spedizioni?
Cerco di curare molto la resistenza di base, ma do spazio anche alla preparazione mentale per trovarmi pronto ad evenienze impreviste
7) Come ti prepari mentalmente per affrontare queste avventure spesso molto rischiose?
Faccio molta attenzione agli aspetti mentali e dedico molto tempo a visualizzare ciò che potrei trovarmi ad affrontare. Senza un’adeguata preparazione mentale i muscoli non serviranno a portarti in cima
8) Come prepari l'acclimatamento vivendo in Sardegna e non avendo cime su cui poterti preparare?
L’acclimatamento è la parte più critica per chi parte da livello del mare. È necessario anzitutto capire come reagisce il nostro fisico alla quota con esposizioni graduali, infatti sono meccanismi molto soggettivi. Di conseguenza adottare un piano di acclimatamento molto flessibile da aggiustare strada facendo.
9) Quanto conta per te la mentalità in questo sport?
Direi moltissimo perché il fisico nel suo insieme funziona bene se la “guida”, ovvero la testa, mantiene il controllo. In caso contrario tutto si ferma. Come una gru con in cima un operatore non capace…non riuscirà a sollevare nessun carico, nonostante la struttura fortissima.
10) Quanto ha influito l'affetto della famiglia nella riuscita delle tue spedizioni?
Gli affetti più cari sono una stampella al quale appoggiarsi nei momenti più difficili, ti danno energie che pensi di aver finito
11) Cosa ti ha insegnato la montagna?
l’umiltà di comprendere ed accettare le proprie debolezze ma allo stesso tempo la forza che può avere la pazienza. A volte per arrivare in alto è stato necessario aspettare accentando la debolezza e riprendere a salire uno o più giorni dopo, mantenendo alta la fiducia nelle proprie possibilità
12) Hai progetti per il futuro?
Si ho tanti progetti che negli ultimi due anni sono dovuti stare rinchiusi nel cassetto ma spero che ora la situazione possa migliorare.
13) Cosa consiglieresti ad un giovane che decide di approcciarsi a questo sport?
Consiglio di inseguire i propri desideri preparandosi sempre al meglio. I nemici delle attività outdoor in genere, sono la superficialità e l’avventatezza. Oggi c’è la possibilità di fare tutti i corsi ed apprendere le giuste tecniche per godere al meglio delle soddisfazioni che quest’attività regala e limitando i rischi il più possibile.